"Leva manus tuas in superbias eorum in finem:
quanta malignatus est inimicus in sancto!". (Sal 73,3)
Stiamo vivendo un tempo della Chiesa che è di devastazione senza pari.
I naturali anticorpi che il Corpo mistico di Cristo, la Chiesa, sapeva attivare nei secoli passati, e che la preservavano da danni letali, sono scomparsi.
La scomunica, l'interdetto, la sospensione "a divinis" erano pene soprattutto comminate ai chierici, perché erano – e sono – loro la causa prima e più frequente dei mali della Chiesa. Servivano a loro come estremo richiamo alla conversione. Ma davano anche chiarezza ai fedeli riguardo a cosa è cattolico e cosa non lo è.
Oggi tutto è cambiato, sembra che tutto sia rovesciato.
Si è cominciato subito dopo il 1960.
Dicendo: Oggi siamo molto più bravi, più intelligenti (e magari anche più belli) di una volta; non serve più condannare. Ognuno arriverà da se stesso a capire cosa va bene e cosa gli fa male. E da solo rinuncerà a fare il male e farà il bene.
Con tanti saluti al peccato originale.
Ovviamente, da qui a non capire più cosa è bene e cosa è male, cosa è giusto e cosa è sbagliato, cosa è cattolico e cosa non lo è, è stato un attimo.
Il passo successivo – lo aveva capito già il Beato Papa Pio IX (non sparatemi!) – sarebbe stato equiparare il falso al vero. E poi negare il vero e amare il falso.
Nel Corpo cattolico: amare l'eresia e combattere la Verità.
Ecco l'origine di tutti i mali. Si è smesso di rimarcare la Verità anche con l'aiuto della condanna dell'errore.
Ecco da dove derivano la predicazione inconcludente (quando va bene); la sciatteria nei gesti liturgici; l'odio alla Vergine Maria; il disamore al SS. Sacramento; le vocazioni religiose che si sono estinte; i pastori che tacciono, quelli che intervengono punitivamente solo quando qualche residuo di cattolicesimo ha la sfrontatezza di sopravvivere al Day After post-sessantottino.
Si è smesso di combattere l'errore; e si è finiti per combattere la Verità.
Cioè Cristo.
"Dopo il 1960 sarà troppo tardi", diceva la Vergine a Suor Lucia di Fatima.
Ancora una volta Maria Immacolata ha avuto ragione.
Regina SS. Rosarii: ora pro nobis!
--